Il 17 Giugno 1925, la mia bisnonna Ana Francović fondò l’azienda, che era impegnata a produrre bevande analcoliche e birra Adria, che più tardi divenne Dreher. La nostra azienda ha collaborato con questo birrificio, che è stato successivamente acquistato dalla Heineken, fino al 2015, e siamo stati i più vecchi distributori di questo marchio in Italia.

L’azienda prende il nome dalla famiglia Franković. La distribuzione dei prodotti si espandeva su tutto il Carso, anche in quelle località che oggi fanno parte della Slovenia.

A quel tempo non c’erano ancora veicoli motorizzati, quindi si dovevano utilizzare i cavalli. Questi tornavano spesso a casa senza il cocchiere perché usava trattenersi in qualche locanda con gli amici. Con l’avvento del fascismo, il cognome di famiglia e il nome dell’azienda cambiò in Franco.

Qualche anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, il nonno rilevò la società, ma solo per qualche anno, perché nel 1945 soccombette in un attacco aereo nei pressi di Aurisina. Da allora, fino al 1984, mio padre, Leopold (Levko), che aveva appena 21 anni, era a capo dell’azienda.

Mio padre, nel 1966, acquistò il terreno su cui lui e sua moglie Judita costruirono la sede odierna che si trova a 100 metri da quella precedente.

Lì, continuarono, fino al 1968, con la produzione di bevande analcoliche: chiffon, che vennero poi sostituiti da acqua minerale frizzante, e aranciata, lampone, menta, moscatella, e gazzosa in bottiglia di vetro con perlina “psreta“.

Con nuovi concorrenti, aziende come Fanta e San Pellegrino sul mercato, siamo stati costretti ad abbandonare la produzione della nostra aranciata, perché non potevamo essere competitivi. Così abbiamo deciso di diventare distributori di vari tipi di birre e bevande analcoliche.

Vorrei aggiungere anche che, dal 1956 fino ad oggi collaboriamo ininterrottamente con l’azienda produttrice di acqua minerale Pejo.

Nel 1985, con mia moglie Mira, ho rilevato l’azienda in cui sono ancora presente, anche se in pensione.

Nel 1999 mio figlio Peter ha cominciato a lavorare per l’azienda: insieme abbiamo costruito il capannone e comprato altri due camion.

Nel 2013, abbiamo assunto anche il nostro caro ragazzo Alberto Antoni, che lavora ancora con noi in modo meraviglioso.

Nel 2018, sono andato in pensione e ho lasciato la compagnia a Peter e a mia figlia Ivana, di cui sono molto orgoglioso, in quanto sono la quinta generazione impegnata a dirigere questa attività.

Auguro loro ogni successo per il futuro.

Franco Robert